#io scelgo l’aria che respiro

Esiste un bene comune che per ora, proprio perchè non costa, e non è tassato, affronta soprattutto in questo periodo di Covid-19 pericoli elevatissimi: l’aria che respiriamo. Solo per arrivare alla fine della lettura di questo articolo avremo usato per almeno 200 volte il nostro muscolo diaframmatico combinato allo scambio fisiologico che determina il filtraggio delle particelle d’aria all’interno degli alveoli polmonari.

L’aria che introduciamo nel nostro organismo in 5 minuti è circa di 40 metri cubi, per rendere l’idea è come se nello stesso tempo bevessimo 10 bottiglie d’acqua da due litri.  Mentre esistono centinaia di possibilità di scelta tra le varietà d’acqua disponibili le quali si differenziano in osmolarità, residuo fisso, pH ecc., per quanto riguarda l’aria la scelta si riduce a zero. Se ci pensiamo, mentre il nostro olfatto permette di determinare infinite differenze nella qualità dell’aria, le nostre papille gustative riescono ad essere molto meno efficaci, infatti per quanto riguarda l’acqua le variazioni di sapore, sono davvero minime.

Quanto conta scegliere l’aria che respiriamo

Senza dilungarci nella descrizione delle reazioni chimiche che avvengono all’interno delle nostre cellule, possiamo capire l’importanza di scegliere bene cosa respiriamo facendo questo esempio quanto mai attuale.

Fino ad ora si è ipotizzato che il Coronavirus, che ha cambiato profondamente le nostre vite, fosse trasmissibile solo attraverso contatto diretto. Le goccioline che si posano sulle mucose del nostro apparato respiratorio cariche del virus, possono infiammare le vie aeree e innescare il processo che determina la malattia.

Durante questi mesi però si è ipotizzato che il virus non fosse trasmissibile solo attraverso contatto diretto, ma che il Covid-19 potesse utilizzare anche il vettore aereo. Il panico causato da questa tesi ha mandato in crisi tutti gli studi epidemiologici più accreditati, al punto di pensare di non avere nessuno scampo da questa letale pandemia.

Quanto è importante quindi la qualità dell’aria nella quale viviamo, respiriamo e ci muoviamo abitualmente. Come possiamo cercare di renderla il più pura possibile, così da aiutare il nostro corpo a rimanere in salute ed in un buono stato di benessere?

Respira bene e tutto il tuo organismo ti dirà grazie

In questi 40 giorni abbiamo spesso sentito parlare di prova di responsabilità: nel restare a casa, nel seguire le regole del distanziamento sociale, nell’uso della mascherina per non contagiare altri, nel ricordarci di lavare in maniera adeguata e frequente le nostre mani. Possiamo senza dubbio dire, che dobbiamo dare prova di essere persone responsabili anche nello scegliere l’aria che respiriamo.

Areare il locale prima di soggiornarvi

Potremmo pensare che venire a contatto con l’aria esterna carica di smog sia la nostra prova di responsabilità, in realtà nella famosa frase che conclude molte pubblicità di prodotti per pulire la casa è incastonata una profonda verità: prima di stabilirci in un locale, è preferibile arieggiare il locale. Certo, la stagione nella quale adottare questo consiglio fa la differenza, però i nostri infissi oltre a conservare un’omeotermia efficace degli ambienti purtroppo fanno da barriera a piccole sostanze nocive che si aggregano alle molecole aeree. L’esempio più efficace che rende l’idea è quello dello stagno. Se immaginassimo di poter bloccare una fonte sorgiva che alimenta un trasparente lago di montagna, vedremo con il tempo l’acqua diventare torbida, riempirsi di detriti, caricarsi di odori sgradevoli e in men che non si dica, quello straordinario specchio blu, si sarà trasformato in un stagno putrido.

Le nostre stanze, se ben areate, aprendo spesso le finestre, sono come sottoposte ad un ricambio simile a quello di una fonte sorgiva. Gas della cucina, l’anidride carbonica risultato della fase d’espirazione del nostro organismo, i prodotti di rilascio delle vernici dei complementi d’arredo del nostro appartamento, non hanno il tempo di rendere torbida l’aria perchè quella che entra dai nostri infissi aperti la sostituisce. Di immediata comprensione è ciò che avverrebbe se bloccasimo la fonte del ricambio d’aria; presto, purtroppo a volte senza accorgercene, ci troveremmo a fluttuare simbolicamente in uno stagno maleodorante.

Rendere l’aria sana: un’esigenza

Con le dovute precauzioni del caso, a seconda del luogo nel quale viviamo, fare in modo che le nostre dimore siano un luogo dove abbiamo scelto di avere un aria il più possibile pura, è un’esigenza. Per aiutarci in questa importante responsabilità esistono dei moderni elettrodomestici che si dimostrano dei fidati collaboratori.

Navigando online scegliere non è facile per questo suggeriamo di visitare il sito www.migliorpurificatorearia.it che confronta in maniera oggettiva diverse tipologie di purificatori d’aria in base a potenza, caratteristiche tecniche e prezzo. Vi riportiamo di seguito il link dove potrete trovare tutte le informazioni necessarie: www.migliorpurificatorearia.it

Non dimenticheremo più il moderno #io resto a casa, forse potremo associarlo ad un altro importante mantra dal quale non separarci mai #io scelgo l’aria che respiro.