Viaggiare con le orecchie è un concetto che sta guadagnando sempre più rilevanza nel settore del turismo e della cultura. Per quale motivo? Essenzialmente perché la qualità vocale di un’audioguida è una leva di attrazione per l’interesse del visitatore. Difatti, la voce per audioguide viene scelta con cura, in quanto da sola è in grado di trasmettere vivide emozioni e importanti informazioni in via semplice e alquanto engaging, ossia coinvolgente.
Non a caso, un narratore professionista che possiede una voce calda e avvolgente trasforma l’esperienza di visita, in contenuti accessibili e immersivi. Nondimeno, la modulazione della voce per audioguide mantiene alta l’attenzione dell’utente, per mezzo di variazioni nel tono, nel ritmo e nell’intonazione, al fine di creare dinamismo. Così si evita che l’ascoltatore si distragga o perda interesse. Di fatto, rimane concentrato nell’esperienza e si dimentica di lavoro e quotidianità.
Anche perché stiamo parlando di un contesto culturale e linguistico, perciò la voce per audioguide ben calibrata rispetta le diversità culturali, e contribuisce a un’esperienza più inclusiva. Ed ecco dunque rivelato il motivo per cui investire nella qualità vocale delle audioguide non riguarda l’aspetto estetico, bensì diventa una strategia volta ad arricchire l’esperienza turistica.
Voce per audioguide: la crescita dell’audio turismo
Il fenomeno del turismo audio è associato a una serie di tecnologie smart e da applicazioni digitali, che hanno reso possibile una fruizione museale personalizzata. E meno male, c’è da dire, così tutti si possono sentire coinvolti nella visita. Le applicazioni amplificano l’esperienza del turista e offrono al pubblico la possibilità di esplorare il patrimonio artistico e storico anche senza avere delle conoscenze pregresse. Per esempio, si possono ammirare i quadri dei Surrealisti senza conoscerne a fondo i dettagli. Sarà la guida a colmare questa mancanza.
La crescente diffusione di applicazioni dedicate all’audio turismo ha cambiato la modalità di interazione con gli spazi museali. Attraverso l’utilizzo di tecnologie geolocalizzate e contenuti adattivi, gli utenti intraprendono in autonomia dei percorsi narrativi che si adattano alle loro preferenze individuali.
Un approccio così congeniato stimola un’interazione più significativa con le opere esposte e, al contempo, facilita l’inclusione di categorie di visitatori svantaggiate, con l’obiettivo di ampliare il concetto stesso di accessibilità culturale, a vantaggio di un modello di sviluppo turistico sostenibile e responsabile.
Cosa significa confrontarsi con una voce professionista per le audioguide
Le audioguide si basano sul ritmo della narrazione, che deve essere calibrata con precisione da un professionista della voce: un tempo di esposizione lento induce noia e disinteresse, mentre un ritmo troppo accelerato genera confusione. Pertanto, la modulazione del tempo narrativo mantiene alta l’attenzione dell’ascoltatore e facilita l’assimilazione delle informazioni fornite.
In aggiunta, la dizione della voce per audioguide coniuga chiarezza espositiva e naturalezza espressiva, evitando le tipiche rigidità della voce artificiale. La voce trasforma dati storici e artistici in narrazioni avvincenti, ed evoca emozioni. Invece, le variazioni di tono e le pause strategiche permettono di enfatizzare luoghi e nomi, contribuendo a una costruzione ritmica del discorso che stimola l’interesse e facilita la memorizzazione.
A questo proposito, è imperativo considerare l’adattamento al pubblico target: le audioguide destinate a bambini, turisti stranieri, utenti di app mobile o senior, richiedono scelte giustificate al registro linguistico e all’intensità espressiva, così che il messaggio risuoni familiare.
Antonino Barbetta e le audioguide professionali
Antonino Barbetta ha sviluppato nel corso degli anni un approccio metodologico distintivo nell’ambito delle audioguide professionali, grazie anche alle sue molteplici collaborazioni di speakeraggio, integrando esperienze pratiche e teoriche in progetti reali che elevano di fatto l’interazione del pubblico con il patrimonio culturale.
La sua lunga esperienza si fonda su una comprensione estesa delle esigenze specifiche di ciascun sito culturale o museo, permettendo così di elaborare audioguide su misura che non solo informano, ma coinvolgono il visitatore da un punto di vista emotivo. Un approccio metodico e personalizzato, destinato a ottimizzare l’esperienza museale, poiché riconosce la diversità delle narrazioni del pubblico target e l’importanza di adattare il contenuto ai vari contestuali, siano essi radio, TV o Web.
In un contesto in cui la fruizione del patrimonio culturale è sempre più mediata da tecnologie digitali, l’efficacia di un’audioguida professionale si traduce in un’esperienza memorabile per il visitatore.
Barbetta sostiene che una voce curata e un testo narrativo ben strutturato possano trasformare la visita in un’avventura narrativa, capace di stimolare la curiosità e favorire una connessione profonda con le opere esposte, tanto che a casa gli interessati desiderano saperne di più. In questo modo, le audioguide sono di base degli strumenti informativi, pur diventando dei veicoli di narrazione che ampliano la conoscenza e il desiderio di approfondire.