La transizione dall’università al mondo del lavoro rappresenta una fase cruciale per i laureati, a prescindere dal settore di specializzazione. Il mercato del lavoro attuale richiede una combinazione di competenze tecniche e trasversali che vanno oltre le conoscenze teoriche standard acquisite durante il percorso accademico. È fondamentale comprendere quali siano queste competenze e come le esperienze universitarie, inclusi gli esami, contribuiscano alla preparazione professionale.
Guardando con particolare attenzione i laureati in economia, il bagaglio che devono possedere include solide competenze tecniche per affrontare le sfide del contesto lavorativo moderno. Gli esami di una magistrale in economia riguardano molteplici ambiti delle scienze economiche, tra queste spiccano l’analisi finanziaria e contabilità, traducibili nella capacità di interpretare bilanci, valutare performance finanziarie e gestire operazioni contabili è fondamentale in ruoli come analista finanziario o addetto alla contabilità generale e analitica. Risulta altrettanto importante avere nozioni riguardo la gestione aziendale: include la comprensione delle dinamiche organizzative, ma anche l’elaborazione di strategie operative sono essenziali per posizioni manageriali e di consulenza aziendale. Infine, una solida base in economia politica permette di analizzare le politiche economiche e il loro impatto sul mercato, competenza utile sia nel settore pubblico che privato.
Spostando invece l’attenzione su quelle che potrebbero essere le competenze trasversali richieste nel mercato del lavoro, vale a dire le cosiddette soft skills, si ritrovano elementi che sono in realtà comuni anche a chi non ha avuto un pregresso universitario in ambito economico. Queste rivestono un ruolo sempre più centrale nella selezione dei candidati. Tra le qualità più richieste si include leadership e lavoro di squadra: la capacità di guidare gruppi e collaborare efficacemente è altamente valorizzata dalle aziende, soprattutto se si vuole ambire a posizioni di vertice. Il problem solving e il pensiero critico sono altri due elementi molto apprezzati: affrontare situazioni complesse con approcci analitici e creativi è fondamentale in ambienti dinamici. Infine, le competenze digitali: l’alfabetizzazione digitale e la familiarità con strumenti tecnologici sono imprescindibili nel mercato del lavoro e la loro presenza aumenta la possibilità di trovare lavoro, sia per ruoli di spicco (come nel caso dei manager) sia per figure tecniche.
Le università svolgono un ruolo cruciale nel preparare gli studenti al mondo del lavoro, offrendo sia conoscenze teoriche sia opportunità pratiche in cui è possibile valorizzare al meglio le soft skills, che invece non possono essere apprese sui canonici libri di testo. A livello universitario l’offerta include ad esempio corsi e programmi aggiornati: l’aggiunta di materie come marketing digitale, analisi dei dati e tecnologia aziendale nei curricula risponde alle esigenze del mercato attuale e rende le università obbligate a stare al passo con un mercato del lavoro in costante cambiamento. Si profila sempre più spesso un metodo di apprendimento basato su progetti: metodologie didattiche che prevedono lavori di gruppo e casi di studio sviluppano competenze di leadership e problem solving. Infine, non vanno dimenticate le opportunità legate a stage e tirocini, vale a dire esperienze sul campo durante il percorso di studi che forniscono una visione pratica delle dinamiche aziendali e facilitano l’ingresso nel mondo del lavoro.Possono essere utili anche in contesti lavorativi gli esami universitari, se strutturati in modo efficace, perché contribuiscono allo sviluppo delle competenze richieste dal mercato, a prescindere che si tratti di un ateneo tradizionale o uno digitale come Unicusano. Ad esempio, il riferimento può andare a prove che simulano situazioni reali, come l’analisi di casi aziendali o la risoluzione di problemi finanziari, preparano gli studenti alle sfide professionali. L’elenco però potrebbe proseguire con i progetti di gruppo: esami che prevedono collaborazioni tra studenti promuovono il lavoro di squadra e la capacità di comunicazione. Infine le presentazioni orali, che includono la discussione e la presentazione del proprio lavoro, migliorando le abilità comunicative e la fiducia in sé stessi.